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La rieducazione della scrittura

  • Pubblicato da: Rossella Bassano
  • 27 Febbraio 2024
  • Grafologia generale, Gragologia età evolutiva

Robert Oliveaux, inventore del metodo di rieducazione che porta il suo nome, è grafologo diplomato presso la Societè Francaise de Graphologie e il Groupement de Graphologues Conseil de France. Ha una formazione
psicologica e psicoanalitica, dottore in Psicologia (1965, Sorbona,Parigi),professore emerito presso l’Ecole des
Psychologues Practiciens.

Robert Oliveaux nel 1960 nella sua prima opera presentò il suo metodo di grafo-terapia e nel 1966 fondò la prima
Associazione di Grafo-terapeuti rieducatori della scrittura.
Il suo metodo si avvale di una tecnica specifica per il trattamento delle patologie della scrittura, anche se può
indurre benefici psicologici secondari.
Secondo Oliveaux le disfunzioni della scrittura vanno corrette ma, d’altra parte, non vanno neanche aggredite:
costringere il bambino a scrivere in modo diverso può produrre altri sintomi sul piano comportamentale e
didattico.

Il percorso di rieducazione è individualizzato. Si sviluppa in due tappe: una  prima  tappa  prevede  il decondizionamento della scrittura. La seconda tappa prevede il ricondizionamento della scrittura.

Il gesto grafico sarà insegnato a partire dalla riproduzione di forme di pregrafismo semplici e neutre che richiamano alla scrittura, dalla rappresentazione mentale attraverso l’uso della memoria cinestetica, e successivamente la rappresentazione grafica su fogli molto grandi, prima in piedi e poi seduto al banco. Inizialmente si utilizzano grandi fogli per passare poi all’utilizzo di fogli A4.

Il gesto grafico deve essere costruito tenendo considerazione della direzione, organizzazione spazio-temporale, rapporti di forme, movimento e regolazione della pressione.
Il grafologo educatore e grafo-terapeuta, effettua una valutazione della scrittura del bambino/a attraverso un
bilancio grafo-motorio.

Esso prevede l’esame della motricità grafica e si articola attraverso diversi esami.

1) ANAMNESI

2) ESAME DELLA MOTRICITA’ GENERALE

3) SCHEMA CORPOREO E ORIENTAMENTO SPAZIALE

4) ESAME DELLA LATERALIZZAZIONE

5) ESAME DELLO SVILUPPO DELLA LETTURA

6) L’ESAME DEL DISEGNO

7) L’ESAME DELLA SCRITTURA

8) L’ESAME DELLA VELOCITA’ GRAFICA

Le metodologie di accertamento fanno riferimento alle Scale di sviluppo psicomotorio e ai principali test di
riferimento (Rey,Bender,Brunet,Lezine…). Il grafo-terapeuta osserva la dinamica generale del corpo coinvolto nella costruzione del gesto grafico:

    • la stabilità posturale,
    • la presa dello strumento grafico,
    • la tonicità dei muscoli (iper o ipotonia),
    • la capacità di associazione o dissociazione delle dita,
    • la eventuale presenza di sincinesie,
    • l’orientamento spazio-temporale,
    • la coordinazione occhio-mano
    • la percezione,
    • la lateralizzazione,
    • il ritmo scrittorio,
    • Inscrizione del gesto grafico e svolgimento della
    • progressione del tracciato.

L’esame grafo-motorio permette di individuare le difficoltà della scrittura, di valutarne l’ampiezza e di
focalizzarne l’origine.

Nel progetto terapeutico verranno proposte le seguenti linee guida:

    • Esercizi di distensione e rilassamento del corpo per ridurre tensione muscolare e per favorire la concentrazione.
    • Lavoro di intervento e correzione della postura e presa dello strumento grafico.
    • Esercizi per sviluppare la mobilità delle dita, la rapidità e la precisione dei tracciati, la combinazione delle tecniche per l’acquisizione di inscrizione e di progressione del gesto grafico.
    • Esercizi di grafismo per favorire la regolarità dei tracciati e ottimizzare il collegamento tra le lettere.


Gli esercizi procedono secondo una progressione che 
riguarda i singoli gesti associati ad ogni forma, e successivamente ai collegamenti tra le lettere.

Le forme della scrittura vengono presentate partendo dalle più semplici per poi arrivare a quelle più complicate e specifiche.

Durante la rieducazione della scrittura, la presentazione delle singole lettere in corsivo non avviene in ordine
alfabetico, bensì in gruppi, seguendo un ordine ben preciso, a partire da gruppi di lettere accomunate dallo
stesso movimento. Il bambino deve memorizzare e interiorizzare il “punto di attacco” e la direzione del gesto.

La grafo-terapia può definirsi in senso stretto come il trattamento delle disgrafie, in senso esteso come
rieducazione della scrittura considerata attraverso la sua dinamica e nella complessità dei suoi fini.

Non ci si può improvvisare rieducatori della scrittura senza essere, prima di tutto, grafologi.

La grafologia riguarda lo studio della scrittura quale rivelatrice del carattere e delle condizioni psichiche e morali
di una persona .In età evolutiva le potenzialità vengono rilevate dalla grafologia come elementi utili per portare il
ragazzo alla migliore utilizzazione delle proprie tendenze. Nei casi di squilibri funzionali nella utilizzazione della energia, la grafologia offre informazioni utili per un eventuale attività grafo-terapeutica che si renda necessaria.

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